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giovedì 12 luglio 2018

Osserva Te stessa










Qualche giorno fa , parlando con delle persone , tentavo di spiegare come nella mia crescita interiore fondamentale sia stata l'osservazione continua  e attenta del mio Io nella posta in essere di svariati atteggiamenti e comportamenti.
Manovra che mi ha spinta spesso a chiedere alle persone che frequentavo come apparivo loro, come mi avrebbero descritta, cosa leggevano in me..
questo perché avevo notato più volte che tutto ciò che , anche forzatamente, tentavo di esprimere con i miei atteggiamenti spesso non arrivava come quello che volevo fosse o comunque non a tutti.
Negli anni ho capito più di quanto potessi immaginare cosi facendo.
Prima cosa fra tutte che il "non a tutti" è una cosa normale, difficile da accettare per una perfezionista come me ma normale.
Ho capito quante volte ho provato a essere diversa da quella che ero e ne ho studiato il motivo arrivando a capire che c'è differenza tra fingere e usare delle maschere, che non vanno a discapito di nessuno ma solo a favore di te stessa ma che è meglio adoperarle con consapevolezza.
Ho capito quanto poco esprimessi di me in relazione alla mia essenza ma dessi spazio al substrato educativo,sociale e culturale che ci avvolge inevitabilmente durante la nostra crescita e ho iniziato a fare un lungo e duraturo percorso di ripulisti per divenire più possibile una tabula rasa prima e una carta assorbente poi  di ciò che la vita aveva riservato per me.
Ho capito quanto inconsapevole e dannoso sia nascondersi dietro a personalità costruite maldestramente in base a canoni prestabiliti da tutti tranne che da te stesso e che tutto ciò che ti succede spesso è solo opera tua. Non si è mai vittima mai di niente e di nessuno se non di se stessi,  ma ho capito anche che rendersene conto è ancor più difficile se nessuno ti ha mai prospettato niente di simile.
Se nessuno ti ha mai spiegato che l'EGO non è altro che un insieme di limiti mascherati da certezze, vuoti mascherati da sbandierati principi, che nel percorso dell'esistenza più hai sicurezze e più stai sbagliando strada, se non ha mai notato che alla domanda: " chi sei?"   costantemente rispondi con  il tuo nome, la tua professione, la classe sociale, insomma tutto tranne chi sei realmente.
Elevarsi vuol dire riconoscere la meschinità che c'è in noi, la pochezza, il difetto, l'errore, il pensiero negativo e avere la forza e la determinazione di trasformare tutto questo in luce.
Per apprezzare la luce bisogna saper conoscere il buio e il buio  lo si conosce dentro noi, in tutte le paure di sbagliare, di non essere all'altezza, di non saper essere amati e riconosciuti, di fallire, di essere fragili... e dietro tutto ciò sta la LUCE, quella dell'accettazione dei limiti, dei difetti,degli sbagli, quella della semplice e impagabile essenza del Sono perché Esisto.
E potrai mica Esistere per essere giudicata all'altezza o meno da un tuo simile?
E' mai possibile che la tua felicità possa dipendere dalla decisione di qualcun'altro di concedertela?
Non sia mai.
Convincitene ma...parti sempre da te stessa.
Sii il tuo unico e inappellabile giudice .
E Così Sia.






giovedì 28 giugno 2018

                           Rimpianti e Rimorsi






Ho sempre sentito dire "meglio non avere rimpianti"...
In verità oggi dico che preferisco non avere rimorsi.
Rimpianti ne ho, anche tanti, ma non provocano in me una sofferenza, non quanta,
conoscendomi, me ne risulterebbe avendo un rimorso.
Questo forse perché ho consapevolezza dell'esistenza
 e del senso che deve avere per Me.
I rimpianti sono la mappa della mia vita....una linea...  una cartina analizzando la quale riesco a vedere dove e perché  mi sono intrappolata ; sono cicatrici che ti insegnano a voltarti indietro solo per capire chi non devi essere più.
La preparazione alla svolta quantica nella nostra vita avviene attraverso le esperienze e soprattutto agli sbagli, quegli stessi sbagli che hanno il compito di insegnarti a guardare le cose da un'altra angolazione.
Solo imparando ad osservare i nostri errori  ed essendo consapevoli di averli fatti potremo non sbagliare più o impegnarci a non farlo, ma anche capire l'importanza  e il valore dello sbaglio stesso.
Oggi sono Questa anche grazie alle scelte che non ho saputo fare, alle paure che non ho superato, al coraggio che non avuto, alle parole che non ho detto e all'amore che ho saputo negarmi.
Ma il risultato deve essere confermato dal raggiungimento di un autostima tale che riesca a darti tale visione della tua esistenza.
Dovresti dare un valore alla tua esistenza e uno scopo al tuo agire consapevole.
A volte si fallisce un obiettivo,altre ci si perde per le strade del mondo ma...questo non deve necessariamente scaturire in un rimpianto.
E' consigliabile solo mantenere alta l'attenzione affinchè un errore diventi esperienza .
E' consigliabile mantenere alta l'attenzione perché solo cosi si arriva all'Agire Consapevole, il quale prevede una serie di ipotetiche reazioni ad una situazione che per assurdo  non prevedono necessariamente "un agire"... e il  non agire non deve essere preso per uno sbaglio, ma una scelta, come una  tattica in un combattimento.
E dove aver spiegato perché preferisco di gran lunga non avere rimpianti vado a riflettere😕sul perché mi risulterebbe una sofferenza avere un rimorso😕
Che il mio Ego sia un po' altezzoso?
Ci rifletto e vi faccio sapere. 😗